Come capire se ho bisogno degli occhiali graduati?

 

Molto spesso i primi sintomi che possono essere legati ad un peggioramento della vista, vengono ignorati e trascurati per diverso tempo, fino a quando il problema non diventa più importante.

Si consiglia invece di non sottovalutare mai un problema alla vista, e di non aspettare che la situazione diventi debilitante per fissare un appuntamento con un medico specialista.

Ma quali sono i sintomi a cui bisogna stare attenti e che non bisogna sottovalutare?

 

Occhiali graduati: sintomi importanti

 

Uno dei campanelli d’allarme più frequenti in chi scopre di avere problemi di vista, è sicuramente la sensazione di non riuscire a mettere a fuoco in maniera precisa le lettere, piuttosto che gli oggetti, lontani o vicini che siano, a seconda del difetto visivo.

Non riuscire a mettere a fuoco bene qualcosa, può voler dire non vederne bene i contorni, ma anche vedere l’immagine sdoppiata, confusa, tanto da non riuscire a riconoscere l’oggetto.

Anche un profondo senso di stanchezza o importanti mal di testa possono essere sintomi di un indebolimento della vista; questo molto spesso si manifesta anche attraverso una pesantezza agli occhi, con bruciore o arrossamento.

Queste condizioni, tuttavia, possono anche essere specchio di chi soffre di affaticamento visivo, e non per forza questo significa avere difetti di vista. Nel dubbio, però, è sempre opportuno recarsi da un oculista per effettuare un controllo approfondito.

Fin dall’età pediatrica, più o meno da quando il bambino comincia ad andare a scuola, è consigliato un controllo dall’oculista, per assicurarsi che il bimbo non si trovi a sforzare eccessivamente gli occhi, soprattutto inizialmente, quando ci si deve abituare a leggere e scrivere.

 

Occhiali graduati: i diversi difetti visivi

 

Chiaramente non tutti presentiamo lo stesso difetto visivo: solitamente con l’età la vista è più soggetta a perdita di funzionalità, ma questo non è sempre vero. I problemi principali legati alla vista, sono:

  • La miopia – ovvero quando la persona non riesce a mettere a fuoco gli oggetti lontani, mentre vede bene quelli vicini;
  • L’ipermetropia – qui il bulbo oculare è troppo corto, e la visione degli oggetti vicini appare confusa (quelli lontani sono invece visti bene) – condizione molto diffusa tra i bambini, che però riescono a correggere il problema molto spesso autonomamente;
  • L’astigmatismo – questa condizione fa sì che la luce non sia correttamente diffusa, e che quindi l’immagine risulti per lo più sfocata (più o meno, a seconda della gravità del disturbo).
  • La presbiopia – difetto che si sviluppa con l’invecchiamento.

C’è chi soffre di solo uno di questi disturbi, ma spesso capita che una persona presenti più di un difetto visivo.

 

Anche in mancanza di sintomi che lascino intendere la presenza di difetti visivi, sarebbe opportuno effettuare un controllo oculistico una volta l’anno, o almeno una volta ogni due anni; soprattutto con l’invecchiamento, la vista tende a subire dei peggioramenti, e le lenti correttive possono aiutare a evitare problematiche fastidiose come per esempio frequente senso di stanchezza o forti mal di testa.

 

 

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